tag:blogger.com,1999:blog-4536085784384589922.post8330317366661688384..comments2022-03-24T12:34:49.996+01:00Comments on silver_mirror: la sconfitta della sinistradomesticamariahttp://www.blogger.com/profile/05080109017923469545noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-4536085784384589922.post-16349454973189157352008-05-05T19:18:00.000+02:002008-05-05T19:18:00.000+02:00TOGLIATTI E IL BIG BROTHER…Da “Il Velino”, diretto...TOGLIATTI E IL BIG BROTHER…<BR/>Da “Il Velino”, diretto da Daniele Capezzone, tre passi del lungo articolo con cui, sulle pagine di Rinascita (novembre-dicembre 1950), il Migliore stroncò “1984”, il famoso romanzo di Orwell. La cifra “critica” di quel testo è il sarcasmo insieme grossolano e infame con cui Togliatti pretese di dileggiare quel libro definendo volgari invenzioni di Orwell quelle che in effetti erano le procedure reali, già allora abbastanza note, del regime staliniano: persecuzioni, torture, purghe giudiziarie, massacri, delusioni ecc. Un vertice di sinistra comicità, in questo piccolo capolavoro di ipocrisia, è il tono beffardo con cui la tragedia del gulag (sulla quale Togliatti, essendo vissuto a Mosca durante gli anni dell’esilio, era naturalmente informatissimo) viene citata come una panzana escogitata dalla propaganda reazionaria.<BR/><BR/>“Nel ‘partito’ vi sono continue epurazioni, persecuzioni, soppressioni; si sopprimono, anzi, tutti coloro che hanno contribuito a fare la rivoluzione, e se ne ricordano, e regna il terrore da vanti ai dirigenti (…) Nel ‘partito’ si insegna a commettere, per il ‘partito’, le azioni più stolte, a mentire, a negare l’evidenza dei fatti, e così via (…) Il capo del partito, infine, ha i baffi neri (…) C’è tutto, come si vede; ci sono, principalmente, tutte le bassezze e le volgarità che l’anticomunismo vorrebbe far entrare nella convinzione degli uomini. Mancano solo, ci pare, i campi di concentramento, perché per sua sventura l’autore è scomparso prima che questa campagna venisse lanciata…”.<BR/><BR/>“Ma il potere della casta che governa questo mondo mostruoso su che cosa si regge, in sostanza? Perché ubbidisce al gruppo più elevato la gerarchia intermedia? Che cosa tiene insieme questo partito di sciagurati e di cretini? Quale forza e quale metodo consente a chi sta in alto di ridurre chi sta in basso alla condizione che abbiamo veduto? (…) Il mezzo che egli conosce è uno solo: le botte, il calcio negli stinchi, la mazzata nel gomito, la tortura con la corrente elettrica, e poi lo spionaggio, s’intende, ch’è sempre il cavallo di battaglia (…)<BR/><BR/>Doveva avere davvero una grande esperienza di bastonature e di torture questo poliziotto coloniale per giungere a porre la fiducia nelle torture e nelle bastonature più in alto che la fiducia nella ragione umana (…) Questa è la sola parola che seriamente e alla fine esce dal suo libro. Bisogna picchiare gli uomini per espellere dal cuore e dalla mente loro la passione per la libertà, la giustizia, l’eguaglianza: la passione per la generosa utopia”.<BR/><BR/>“Il potere, poi, per essere mantenuto, richiede la organizzazione gerarchica di un ceto dirigente, ed in questa organizzazione gerarchica quegli uomini che ne fanno parte perdono ogni personalità, libertà, dignità, sono sottomessi alla volontà tirannica di un capo, o di un gruppo di capi supremi, che li riducono a essere semplici strumenti passivi e inconsapevoli di ogni abiezione. Al di sotto della gerarchia, la grande maggioranza degli uomini vive nell’abbrutimento e nella miseria (…) Il tutto, come si vede, è primitivo, infantile, logicamente non giustificato…”)Anonymousnoreply@blogger.com