domenica 17 giugno 2007

la mia "macchina" lomografica


Uso un solo tipo di macchina "lomo", quella a quattro obiettivi rotanti, che mi permette di mescolare la fotografia al cinema e di infondere movimento nel colpo d'occhio del riguardante.
Aggiungo una considerazione di metodo: se il punto di partenza è il grado zero della tecnica (quasi nessuna inquadratura, nessuna messa a fuoco, nessun controllo dell'esposizione, la peggior qualità di pellicola possibile, ecc.), il punto di arrivo avviene nella post produzione con Photoshop, che rende l'immagine molto più "pensata" e "voluta" di quanto i lomografi puristi vorrebbero. In questo senso le mie foto assomigliano molto ai sogni: affiorano quasi del tutto inconsciamente dalla pellicola per poi essere descritti, analizzati e rielaborati molte volte.

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