sabato 18 agosto 2007

Nessun profiler in Italia?


Il metodo investigativo italiano, anche quello più avanzato, preferisce rinunciare al colladuatissimo sistema di "profiling" inaugurato da John Douglas dell'FBI e altrettanto misteriosamente si disinteressa dell'ipnosi come coadiuvante nelle indagini. Il caso Franzoni e il recentissimo caso Poggi sono due esempi eclatanti. Il dibattito è aperto.

5 commenti:

  1. La prima cosa che mi viene da pensare è che manca una cultura al riguardo. Ma perché? Cosa vuol dire stilare un profilo? Vuol dire ficcarsi nella mente di una persona, pensare con la sua testa. E contemporaneamente non perdere la propria. Non si tratta solo di raccogliere prove esterne, è molto di più. In Italia c'è una grande smobilitazione per raccogliere le prove, quanto ci piace giocare ai piccoli investigatiri! Così tanta smobilitazione che alla fine non si capisce più niente (vedi caso Franzoni), ma forse lo scopo è proprio quello (ri-vedi caso Franzoni).Io penso a qualcosa di molto più profondo, molto più totalizzante, molto più terrificante. La mente è un universo affascinante quanto inquietante. Forse in Italia viene più facile pensare che certe azioni siano state guidate dal diavoletto...sarà la vicinanza con un certo staterello ;-) Oppure vien meglio pensare che l'uomo è buono per natura. Allora niente ipnosi, ma un paese pieno di incapaci di intendere e di volere sìììì!!! Ci piace ci piace ci piace!!! Ancora. C'è una sufficiente formazione professionale? E un'adeguata esperienza clinica? C'è un livello di autoconsapevolezza e di analisi interna indispensabile per reggere contenuti profondamente disturbanti senza "andarci sotto"? Certe realtà è meglio negarle? Lontano dagli occhi lontano dal cuore? Provoco e stuzzico, ma cosa c'è dietro questa paura di andare dentro le cose? Cos'è che non si vuole vedere? Forse che il filo tra la cosiddetta normalità e la follia è davvero sottile? Oppure...pressioni dall'alto (non dei cieli). Si sa ma non si dice. NESSUNO ha il coraggio di pagare il prezzo caro della libertà. NESSUNO. Possibile? Allora un paese di incapaci di intendere e di volere. E di vigliacchi. C'è davvero l'imbarazzo della scelta.
    Cordialmente. Férdinand

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  2. L'edizione italiana (Rizzoli) è, of course,fuori catalogo. Raffaele Simone ha scritto "Il paese del pressappoco", pubblicato da Garzanti. Già il titolo è molto suggestivo, una buona risposta sintetica al "perché l'Italia preferisce rinunciare al collaudatissimo sistema di profiler". Vrut!

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  3. Chiara, vestiti trovati nel canale
    «Ma l'inchiesta sarà molto lunga»
    ...e te pareva!!! ;-)

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  4. il teatro del delitto evidentemente non "parla" abbastanza, o non è abbastanza ascoltato.

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