La mania di scarabocchiare nasce al tempo delle elementari, quando ero ancora perfettemente mancino. Non sempre mi rendevo conto di quello che scarabocchiavo, e non sempre gli scarabocchi si rendevano conto di essere tali: cercavo, pretenziosamente, di farli diventare atti compiuti di potenziali opere d'arte. È rimasta, questa compulsione, quello che avrebbe dovuto essere in origine: una semplice, pervia terapia manuale.
Winnicott avrebbe detto anche terapia dell'anima. Una delle più belle forme di terapia dell'anima che io conosca. Insieme al lettino, of course :-)
RispondiEliminaMorgana.
Tutti noi abbiamo scarabocchiato e continuiamo a farlo, ma i risultati sono decisamente inferiori, scadenti direi: spirali e altri motivi geometrici, fiorellini e faccette da gnomo... Che dici, dovrò andare in analisi?
RispondiEliminaMaestracolf
Certo che no! il potere dello skarabokkio si esprime nell'action painting, poi il risultato differisce e conta relativamente! E ai bimbi della tua classetta, li fai skarabokkiare, Maestracolf?
RispondiEliminaCerto! I miei amati ex alunni hanno lasciato dei bellissimi e coloratissimi murales sulle pareti dell'aula che adesso accoglie i "primini"... Li farò sicuramente skarabokkiare, dottor Caviezel. Tra l'altro due sono perfetti mancini, chissà che non ne venga fuori un qualche stravagante eclettico artista.. Mah! Vedremo..
RispondiEliminaMaestracolf