mercoledì 4 luglio 2007

blue


© Giovanni Caviezel, Blue, 2001
inchiostro su carta

3 commenti:

  1. ho letto con piacere i commenti sulle memorie colorate di "ricordami di dimenticare". Coscienza, apertura,costruzione di senso a partire da opere multimateriche e plurisensoriali.
    Mi piacerebbe conoscere qualche parere su "Blue", che evoca in me sensazioni sul filo sottile e ambiguo della gabbia. Il blu come distanza e separazione ma anche come immersione nel sé.

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  2. parlando da persona assolutamente non addetta ai lavori penso che tutto dipenda dalla gradazione (si dice così?) del blu e dal mood del momento. cioè da come quel blu si riflette in quel preciso istante nell'anima di chi osserva. "Blue" lo trovo suggestivo. Destrutturato e ambiguo. perciò aperto ad innumerevoli proiezioni. La gabbia della libertà?

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  3. Il blu è il mio colore "mantra": non di rado viro in ardesia o cyan fotografie e disegni che in origine erano di tutt'altro colore, ma in questo caso non ne ho avuto bisogno: "blue" è nato come illustrazione per un libro, incluso in una serie di altri disegni fatti con lo stesso inchiostro colorato.

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