venerdì 18 gennaio 2008

Giuseppe Prezzolini


"Appena esco d'Italia tutto mi pare più bello, più pulito, più comodo".
Giuseppe Prezzolini, 1908

Nato "per caso" (come lui amava dire) a Perugia da genitori senesi, Prezzolini si trova, a causa del mestiere del padre Luigi (era Prefetto del Regno) a viaggiare molto. Persa la madre ancora bambino, Prezzolini cresce studiando nella fornita biblioteca del padre.

Perso anche il padre in giovane età, inizia la sua attività di giornalista ed editore ad appena 21 anni. Agli inizi del '900 si trasferisce a Parigi dove entra in contatto con alcuni grandi uomini di cultura francesi del tempo, fra cui Henri Bergson. Prima ancora di partire per la Francia aveva conosciuto Giovanni Papini insieme al quale fonda nel1903 la rivista Leonardo, pubblicata fino al 1908. Nello stesso anno fonda La Voce, prestigiosa rivista che durante il suo periodo di esistenza (verrà pubblicata fino al 1916) spazierà su temi legati alla letteratura, politica e società, e avrà tra i suoi collaboratori numerose personalità di spicco dell'Italia del tempo.

Partecipa alla Prima guerra mondiale come capitano dell'Esercito italiano.

Si trasferisce negli Stati Uniti nel 1929 dove insegna alla Columbia University di New York.

Dopo oltre 25 anni di permanenza negli Stati Uniti, torna in Italia e si stabilisce sulla costiera amalfitana.

Continuando la sua attività di scrittore e di articolista per Il Resto del Carlino, si trasferisce nel 1968 a Lugano dove muore, centenario, nel 1982.

Tra le opere maggiori: i memoriali Dopo Caporetto (1919) e Vittorio Veneto (1920); diversi saggi come La cultura italiana (scritto con Giovanni Papini, 1906), biografie, come Benito Mussolini (1924), Vita di Niccolò Machiavelli fiorentino (1927) e altre opere (America in pantofole, 1950; L'italiano inutile, 1953; Diario 1942-1968, 1980) e il Manifesto dei conservatori.

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