venerdì 15 gennaio 2010

CHIUDE "BLUE", STORICA RIVISTA DI EROTISMO IMMAGINATO


Blue, storica rivista di fumetto ed erotismo chiude. Ma è anche un nuovo inizio, a marzo infatti arriva un nuovo prodotto editoriale: «Touch, il sex appeal dell’immaginario». Con il numero 200 si chiude così l’esperienza della rivista Blue che con i suoi diciotto anni ha contribuito a mantenere viva la fiamma dell’erotismo a fumetti. Per questa ultima imperdibile edizione si sono riuniti i migliori protagonisti italiani e internazionali in un numero antologico che ne riassume il percorso. Mannelli, Baldazzini, Saudelli, Trillo, Scòzzari, Bacilieri, Cadelo, Rotundo sono solo alcuni dei nomi più conosciuti. Oltre alle illustrazioni sono presenti anche tavole espressamente dedicate a questo storico addio.
RESISTENZA CULTURALE - Blue nasce nel 1991 a Roma in un periodo in cui sembrava che nella carta stampata non ci fosse più spazio per la libertà creativa: «La rivista ha funzionato negli anni Novanta come Arca di Noè. E’ stata la navicella di salvataggio della creatività per molti autori di fumetti, illustratori e fotografi» così scrive Francesco Coniglio editore e fondatore di Blue. Mentre «Frigidaire» nata dieci anni prima nel 1980 era ormai al tramonto e l’erotismo serializzato entrava nel mass marketing della comunicazione Coniglio raccolse la sfida a traghettare l’arte dell’eros a fumetti verso nuovi orizzonti. Una storia di resistenza culturale quella di Blue che ha permesso a molti di sentirsi meno intellettualmente soli e di crescere con un immaginario erotico proprio, bizzarro, radicalmente non convenzionale. Una storia di avanguardie e invenzioni che ci sarebbero state sconosciute e di un fiammeggiante underground che oggi si propaga anche attraverso il Web.

CAMBIAMENTI - Blue chiude perché vuole cambiare. Non ci sta ad essere relegata in un angolo dell’edicola tra riviste pornografiche omologanti. Lo zoccolo duro dei lettori di Blue già è pronto a seguirne i rivolgimenti, ma è giunto il momento di arrivare anche a nuovi giovani appassionati di fumetto. Blu cambia pelle, ma non identità. Spiega ancora Francesco Coniglio in uno dei suoi editoriali «Mi piaceva l’approccio soffice al sesso, anche estremo, vissuto con leggerezza e che faceva apparire sana, come è giusto che sia, anche la più deflagrante “deviazione”. Questo era in parte lo spirito di Blue che vorrei fosse ulteriormente rafforzato nella nuova rivista. Se un pornazzo in casa lo devi nascondere, Blue era un piacere ostentarlo».

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