sabato 30 giugno 2007

Traveling Wilburys

RICOMINCIA IL VIAGGIO
Colmando un'assenza dal mercato durata tanti, troppi anni, tornano i due dischi dei Traveling Wilburys arricchiti da 4 bonus tracks. Il sound di questo anti-supergruppo formato da cinque giovanissimi signori di mezza età che nel 1989 riscoprirono la gioia di suonare le chitarre acustiche nel garage - studio di Bob Dylan a Malibu e di comporre canzoni country rock in libertà, è inconfondibile. Marcato da una batteria molto "tattile" , dalle corde delle acustiche in bella evidenza e dalla elegantissima elettrica di George Harrison, fornisce uno splendido appoggio all'impasto di cinque voci inconfondibili che, ognuna a suo modo, ha fatto la storia del rock: le voci di George Harrison, Bob Dylan, Roy Orbison, Tom Petty, Jeff Lynne. La produzione, perfetta eppure all'orecchio splendidamente ruspante e immediata, è della coppia Harrison - Lynne, che ha firmato anche il meraviglioso cd Cloud Nine di Harrison, e che più tardi avrebbe ricreato in studio di incisione i Beatles nel singolo Free As A Bird.
Ironici, divertiti e divertenti, i Wilburys persero dopo il primo disco un elemento prezioso: Orbison, che morì improvvisamente a causa di un infarto. Il secondo disco ne risente, e non a caso sarà anche l'ultimo: rimangono brani freschissimi composti collettivamente (ma il compositore principale generalmente è quello che si accolla la parte solista) e pieni di forza e divertimento. Fra tutti scelgo Handle With Care (Harrison), Tweeter and the Monkey Man (Dylan), Not Alone Anymore (Orbison) End of the Line (Harrison, Petty), Where Were You Last Night (Dylan) e Nobody's Child (Traditional). Un grande viaggio ricomincia, fra i binari di una scintillante rimasterizzazione.

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