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lunedì 17 novembre 2008

inedito dei Beatles

McCartney vuole diffondere
il brano inedito dei Beatles
"Carnival of Light", brano sperimentale di 14 minuti, fu pensato per un festival al Rounhouse Theatre

LONDRA - Manca ancora il nullaosta di Yoko Ono e Ringo Starr. Paul McCartney, però, ha deciso. E' ora che il mondo ascolti un brano sperimentale inciso dai Beatles nel 1967 e per 40 anni negato ai fan. Si tratta di Carnival of Light, un pezzo di 14 minuti che contiene grida e rumori di ogni tipo, tra cui anche gargarismi eseguiti da McCartney. Venne commissionato per un festival al Rounhouse Theatre di Londra ed inciso negli studios di Abbey Road durante la lavorazione di Penny Lane.

TROPPO D'AVANGUARDIA - John, Ringo e George - ha raccontato Sir Paul alla Bbc - bocciarono il brano in quanto troppo «all'avanguardia», lo eseguirono dal vivo una sola volta. A McCartney invece piaceva e piace ancora. «La cosa che più mi colpisce è che sono i Beatles in piena libertà, i Beatles che vanno fuori pista», ha sottolineato, aggiungendo che «è arrivato il suo momento». McCartney, intanto, continua a produrre materiale nuovo. L'intervista alla Bbc segna infatti l'uscita del terzo album di musica sperimentale prodotto con il nom de plum Fireman.

Paola De Carolis
16 novembre 2008

lunedì 6 ottobre 2008

DYLAN- OUTTAKES IN USCITA

TIZIANO FERRO PRODUCE LA TERRIBILE GIUSY

Tiziano Ferro produce Giusy Ferreri
A novembre uscirà Gaetana, cd di inediti

Giusy Ferreri ROMA (5 ottobre) - Tra di loro è scattato «qualcosa di chimico». Tanto che da diversi mesi lavorano insieme. Tiziano Ferro e Giusy Ferreri sono già una coppia. Almeno artisticamente. Il cantante di Latina produce la regina delle hit estive, vincitrice morale di X Factor. Il cd di inediti si chiamerà Gaetana come la nonna di super Giusy e uscirà il 14 novembre. E' stato anticipato dal singolo Novembre, in radio dal 17 ottobre.

martedì 9 settembre 2008

bob dylan- tell tale signs


Disc One
01 "Mississippi" (Unreleased, Time Out Of Mind)
02 "Most Of The Time" (Alternate version, Oh Mercy)
03 "Dignity" (Piano demo, Oh Mercy)
04 "Someday Baby" (Alternate version, Modern Times)
05 "Red River Shore" (Unreleased, Time Out Of Mind)
06 "Tell 'Ole Bill" (Alternate version, North Country soundtrack)
07 "Born in Time" (Unreleased, Oh Mercy)
08 "Can't Wait" (Alternate version, Time Out Of Mind)
09 "Everything Is Broken" (Alternate version, Oh Mercy)
10 "Dreamin' Of You" (Unreleased, Time Out Of Mind)
11 "Huck's Tune" (From Lucky You soundtrack)
12 "Marching To The City" (Unreleased, Time Out Of Mind)
13 "High Water (For Charley Patton)" (Live, Niagara, 2003)

Disc Two
01 "Mississippi" (Unreleased version #2, Time Out Of Mind)
02 "32-20 Blues" (Unreleased, World Gone Wrong)
03 "Series of Dreams" (Unreleased, Oh Mercy)
04 "God Knows" (Unreleased, Oh Mercy)
05 "Can't Escape From You" (Unreleased, December 2005)
06 "Dignity" (Unreleased, Oh Mercy)
07 "Ring Them Bells" (Live at the Supper Club, 1993)
08 "Cocaine Blues" (Live, Vienna, Virginia, 1997)
09 "Ain't Talkin'" (Alternate version, Modern Times)
10 "The Girl On The Greenbriar Shore" (Live, 1992)
11 "Lonesome Day Blues" (Live, Sunrise, Florida, 2002)
12 "Miss the Mississippi" (Unreleased, 1992)
13 "The Lonesome River" (w/ Ralph Stanley, Clinch Mountain Country)
14 "'Cross The Green Mountain" (From Gods And Generals soundtrack)

Disc Three
01 "Duncan And Brady" (Unreleased, 1992)
02 "Cold Irons Bound" (Live, Bonnaroo, June 2004)
03 "Mississippi" (Unreleased version #3, Time Out Of Mind)
04 "Most Of The Time" (Alternate version #2, Oh Mercy)
05 "Ring Them Bells" (Alternate version, Oh Mercy)
06 "Things Have Changed" (Live, Portland, Oregon, 2000)
07 "Red River Shore" (Unreleased version #2, Time Out Of Mind)
08 "Born In Time" (Unreleased version #2, Oh Mercy)
09 "Tryin' To Get To Heaven" (Live, London, England, 2000)
10 "Marchin' To The City" (Unreleased version #2, Time Out Of Mind)
11 "Can't Wait" (Alternate version #2, Time Out Of Mind)
12 "Mary And The Soldier" (Unreleased, World Gone Wrong)

Tell Tale Signs - The Bootleg Series Vol. 8 is out 10/7 on Columbia.

mercoledì 16 luglio 2008

il ritorno di Donna

A 59 anni Donna pubblica un album fresco, potente e divertente con tanti produttori diversi e un brano indimenticabile: Stamp Your Feet
*****



domenica 20 gennaio 2008

EROS NERO


Da "La Stampa"
Simenon, l'eros è nero

Nel «Treno», un amplesso al buio. La visione della sessualità di uno scrittore irresistibilmente attratto dalla ninfomania, dal voyeurismo, da un desiderio macabro e criminale
GEORGES SIMENON
Adelphi manda in libreria dal 23 gennaio «Il treno» di Georges Simenon, scritto nel 1961 (trad. di Massimo Romano, pp. 152, e 16). Pubblichiamo in anteprima il brano dell’incontro tra i due protagonisti, una delle pagine erotiche più esplicite del romanziere.

Alle mie spalle, colui che avevo scambiato per un mercante di cavalli a poco a poco si mise sopra la sua vicina che, allargando le ginocchia, mi sfiorava la schiena. Eravamo tanto vicini gli uni agli altri, la mia attenzione era così desta, che percepii il momento esatto della penetrazione.
Anche Anna, potrei giurarlo. Il suo viso, i suoi capelli, le sue labbra socchiuse sfiorarono la mia guancia, ma non mi baciò, né io tentai di baciarla.
Non eravamo i soli ancora svegli, e sicuramente anche altri se n’erano accorti. Il movimento del treno ci scuoteva tutti; dopo un po’, il frastuono delle ruote sulle rotaie diventava una musica.
Forse mi esprimo in modo crudo, per goffaggine, proprio perché sono stato sempre un uomo pudico, anche nei pensieri.
Non mi ero mai ribellato al mio modo di vivere. L’avevo scelto io. Avevo realizzato con pazienza un ideale che, fino al giorno prima, e lo ripeto in tutta sincerità, mi aveva soddisfatto.
Adesso ero lì, nel buio, con quella musica del treno, bagliori rossi e verdi che passavano, fili del telegrafo, gli altri corpi stesi sulla paglia e vicino a me, a portata di mano, si stava consumando quello che padre Dubois chiamava l’atto carnale.
Contro il mio corpo si strinse un corpo di donna, teso, vibrante, mentre una mano già rialzava il vestito nero e tirava giù le mutandine sino ai piedi, che se ne liberarono con uno strano movimento.
Non ci baciavamo ancora. Anna mi attirò a sé, e mi fece ruotare su me stesso – silenziosi entrambi come due serpenti.
Il respiro di Julie divenne più affannoso. Proprio in quel momento, Anna mi aiutò a penetrarla – e all’improvviso fui dentro di lei.
Non gridai. Ma fui lì lì per farlo. Fui lì lì per pronunciare parole senza senso, per esprimere la mia gratitudine, la mia felicità, o anche per lamentarmi, poiché era una felicità che mi faceva soffrire.
Soffrivo di non poter raggiungere l’impossibile.
Avrei voluto esprimere tutta la mia tenerezza per quella donna che il giorno prima non conoscevo, ma che era un essere umano, che diventava ai miei occhi l’essere umano.
Senza rendermene conto, le facevo male, le mie mani si accanivano nel tentativo di afferrarla tutta intera.
«Anna...».
«Zitto! ».
«Ti amo».
«Zitto! ».
Per la prima volta dicevo «ti amo» in quel modo, dal profondo di me stesso. Ma era poi lei che amavo, o la vita? Non so spiegarmi: io ero nella sua vita; avrei voluto rimanerci per ore, non pensare più a nient’altro, diventare come un albero al sole. Le nostre bocche si incontrarono, umide. Non pensai a chiederle, come al tempo delle mie esperienze giovanili:
«Posso?».
Potevo, dato che lei non se ne preoccupava, dato che non mi respingeva, anzi, mi tratteneva dentro di sé. Le nostre labbra alla fine si staccarono, le nostre membra si distesero.
«Non muoverti» mormorò in un soffio. E, mentre rimanevamo invisibili l’uno all’altro, prese ad accarezzarmi la fronte, dolcemente, seguendo con la mano, come uno scultore, le linee del mio volto.
Sempre sottovoce, mi chiese: «Sei stato bene?».
Mi ero forse sbagliato nel pensare che avevo un appuntamento con il destino?

da «Il treno» trad. di Massimo Romano
© 1961 Georges Simenon Limited (a Chorion Company) All rights reserved
© 2007 Adelphi ed. S.P.A. Milano

lunedì 31 dicembre 2007

I'm Not There (1956)


la canzone più importante e più emozionante di Bob Dylan - mai uscita in nessun disco ufficiale.
contenuto: *****
copertina: ***

sabato 3 novembre 2007

INTENSO, DIVERTENTE MA...


THE VERY BEST OF MICK JAGGER
copertina:***
titolo: *
contenuto:***

Jagger da solo ha sempre fatto sentire la mancanza di Keith Richards: rispetto a "Keef", Mick nei suoi lavori solisti ha mostrato volentieri il lato più dance e pop, che è anche quello che più presta il fianco all'usura del tempo. Nonostante la presenza di vari brani di questo tipo nella raccolta, dobbiamo dire che molti sono i pezzi piacevoli e divertenti, anche intensi. Splendida l'opening track "God Gave Me Everything", scritta con Lenny Kravitz, ancora valida "Just Another Night", dal primo album solista "Shes' the Boss", eccellente "Sweet Thing" che ricorda da vicino le atmosfere (modernizzate) di "Miss You". Una bella riscoperta l'ultrafunky "Too Many Cooks" prodotta nel 1973 da John Lennon, godibilissima (You've Got to Walk And) Don't Look Back in coppia con Peter Tosh, e per finire ricordiamo l'intensa "Old Habits Die Hard" con Dave Stewart. Ciò detto, ritorniamo al problema del Jagger solista: senza il propulsore musicale profondo, personalissimo degli Stones sotto la sua voce, rischia continuamente di mescolarsi al suono di migliaia e migliaia di brani pop rock radiofonici. E quando questo succede, anche la sua voce, davvero unica, viene periocolosamente lambita dall'anonimato.

giovedì 1 novembre 2007

Museum of Bad Albums Covers!


http://www.zonicweb.net/badalbmcvrs/
al peggio non c'è fine...

George Harrison: Brainwashed



titolo: **
copertina: **
contenuto: *****
Registrato da George negli anni precedenti la sua scomparsa, "Brainwashed" è stato completato dal figlio Dhani e dall'amico e produttore Jeff Lynne. Ricco e variegato esempio di scrittura musicale, cantato con voce forte ed espressiva, il disco mostra un Harrison che, nonostante le terribili vicende che sta attraversando, guarda con fiducia alla musica e alla vita. I brani, tutti prodotti sobriamente (Harrison alle chitarre e occasionalmente al basso, Dhani Harrison alle chitarre acustiche, Jeff Lynne al basso e alle tastiere, Jim Keltner alla batteria) spaziano dal quasi Traveling Wilburys "Any Road" alla meravigliosa "Stuck Inside a Cloud" che sembra tratta da "All Things Must Pass" passando per la deliziosa cover "Beetween the Devil and the Deep Blue Sea" fino alla title track, un commovente mix up di occidente e oriente. Completa l'album il brano strumentale "Marwa Blues", struggente addio chitarristico, sublime volo melodico verso il cielo.

sabato 29 settembre 2007

Ringo Starr: Lend Me Your Comb Cassette Sampler (Very Rare)

titolo: **
copertina: *
contenuto: *****
"Between the "Ringo" and "Goodnight Vienna" recording sessions Ringo Starr crancked up an album filled with warm - ups and oldies. Solid rock and roll tracks stuffed with the same nostalgic allure you feel in John Lennon "Rock And Roll" lp. Scheduled for realising in 1975, the collection was lately deleted in favour of the Lennon - Spector album. A 150 cassettes stock survived in a carboard box, sold at auction in 1978: here's a sampler (note the "not for sale" warning). A very very rare item indeed, and very funny."
(from the book "The Albums You'll Never Listen To", by Rev. Fred A. Durkin, Miskatonic Press, DE, 1989)

tracklist:
• Love me Tender
• Lend Me Your Comb
• Doo Doo Ron Ron
• Everybody's Talking At Me
• Lay Lady Lay
• Rock 'N' Roll Diamond
• Save The Last Dance For Me
• Trying, Waiting, Hoping
• Matchbox
• Thats' Amore
• Love & Marriage
• Blue Planet

domenica 23 settembre 2007

Ringo Knorr - Coming Soon!

titolo: *
copertina: ****
contenuto: *****

tracklist

• Act Naturally (Help!)
• Don't Pass Me By (The Beatles)
• Yellow Submarine (Revolver)
• Matchbox (Past Masters, Volume 1)
• Octopus' Garden (Abbey Road)
• I Wanna Be Your Man (With The Beatles)
• What Goes On (Rubber Soul)
• Honey Don't (Beatles For Sale)
• With A Little Help From My Friends (Sgt. Pepper)
• If You Got Troubles (Anthology, Volume 2)
• Boys (Please Please Me)
• Good Night (The Beatles)

venerdì 31 agosto 2007

JOHN LENNON/PLASTIC ONO BAND



















titolo: ***
copertina: *****
contenuto: *****
JOHN LENNON/PLASTIC ONO BAND

NUDO, CRUDO E BELLISSIMO
La più diretta, immediata ed essenziale raccolta di brani autoconfessionali, registrati con una line up ridotta ai minimi termini (piano o chitarra, basso, batteria), "Plastic Ono Band" svetta nella discografia lennoniana per asciuttezza, drammaticità, rifiuto di qualsiasi compromesso. Il talento melodico è intatto, ma intriso di una urgenza e di una forza successivamente mai più raggiunte dall'autore, e forse da nessun altro artista rock. Ispirato dalla terapia dell urlo primordiale del Dr. Janov, John alterna canzoni gridate a ballads dolcemente cantate e suonate nello stile fingerpicking appreso da Donovan durante il soggiorno in India del 1968: nell'uno e nell'altro caso i testi brillano puri e duri come diamanti, inscalfibili dal tempo e dalla polvere che si accumula sui solchi dei vecchi vinili: dai solchi di quelle canzoni prodotte da Lennon e dal grandissimo Phil Spector si libera un motore rock e blues che non ha ancora dato il meglio di sè.

tracklist
01 Mother
02 Hold On
03 I Found Out
04 Working Class Hero
05 Isolation
06 Remember
07 Love
08 Well Well Well
09 Look At Me
10 God
11 My Mummy's Dead

credits
John Lennon - Guitar, Piano, Vocals, Producer
Billy Preston - Piano
Ringo Starr - Drums
Klaus Voormann - Bass
Phil Spector - Piano, Producer
Yoko Ono - Wind

mercoledì 29 agosto 2007

Ringo Starr: "RINGO" (1973)


Ben scritto (il livello delle canzoni è davvero sempre alto), ben suonato e ottimamente arrangiato e prodotto da Richard Perry, "Ringo" (primo disco interamente pop di Starr) esce nel 1973 inaugura lo schema "with a little help from my friends", ovvero la presenza di nomi eccellenti nella crew artistica dell'ex batterista e cantante dei Beatles. Nell'album, registrato a Londra e a Los Angeles, compaiono John Lennon (sua è "I am the Greatest"), Paul McCartney ("Six O'Clock") e George Harrison ("Photograph", scritta con Ringo, "Sunshine Life for Me" e "You and Me (Babe)"). Dal disco emergono ben quattro brani da Top Ten (da segnalare la gradevolissima "You're Sixteen" e la disco-soul "Oh My My"), ma come dicevo la qualità media è alta, non ci sono praticamente filler. Nel brano di apertura, "I am the Greatest", avviene il quasi-miracolo: al piano e alle armonie vocali John Lennon, alla chitarra elettrica Harrison, alla batteria a alla voce solista Richard Starkey. Manca "solo " Paul, sostituito da Klaus Voormann al basso. L'atmosfera, divertente e divertita, è contagiosa: sarà quella che troveremo, molti anni dopo, nei concerti della All-Srarr Band, ancora oggi ben attiva sulle piazze di tutto il mondo e guidata dall'energico, simpaticissimo Ringo Starr.

lunedì 27 agosto 2007

Elvis e i Beatles

foto: John Lennon vestito da Elvis

Impossibile paragonare i Beatles a Elvis: loro sono stati (e sono) un esempio di pop estremamente sofisticato e complesso dal punto di vista musicale (composizione, arrangiamento, produzione ed esecuzione), mentre Elvis è stato la spinta vitalistica e fisica di una grande voce e di un grande interprete gettato via da un manager senza scrupoli e da un mercato che l'ha succhiato fino agli ultimi giorni della sua vita.
Senza dubbio John lennon è stato il Beatle più direttamente influenzato da Elvis, mentre McCartney ha preso a prestito talvolta il suo stile vocale, e certamente The King ha aperto la strada a molti grandi (anche Dylan ha ammesso la grande influenza subita da giovanissimo ascoltando i dischi di Presley). Il momento in cui si sono incontrati è stato quello in cui i quattro di Liverpool si avvicinavano alla vetta (l'album "Revolver" del 1966) mentre Elvis era una marionetta in mano all'industria Hollywoodiana (girava due/tre film all'anno di pessimo gusto che lo allontanavano completamente dalla produzione musicale "seria"), un cantante che sprofondava sempre più nell'oblio e nella depressione. Quando i Favolosi Quattro lasciarono la villa del Re, proprio Lennon ruppe il silenzio con la celebre frase: "Dov'è Elvis?".

venerdì 20 luglio 2007

SHOT OF LOVE


Uscito nel 1981, Shot of Love è l'album che segretamente celebra l'amore fra Dylan e la cantante e backing vocalist Clydie King. Caratterizzato dal drumming potente e in primo piano di Jim Keltner, da un missaggio volutamente frettoloso e da canzoni che cominciano a prendere le distanze dal periodo "cristiano" del musicista, Shot of Love è uno di quei dischi da prendere o lasciare senza via di mezzo. La voce di Dylan, quasi sempre mescolata a quella calda e sensuale della King, si staglia netta e urgente nella title track, in "Trouble", "Dead Man, Dead Man", "Property of Jesus" e "Watered Down Love". Esplode nella splendida "The Groom's still Waiting at the Altar" per stemperarsi nella ballata pianistica "Lenny Bruce" e nel mare senza tempo di "Every Grain of Dand". A parte, rinvigorita dal drumming di Ringo Starr, dal pianoforte di Dylan e dai licks elettrici di Ron Wood, si staglia la saltellante e divertente "Heart of Mine".

Tracklist
Shot of Love
Heart of Mine
Property of Jesus
Lenny Bruce
Watered Down Love
The Groom's Still Waiting at the Altar
Dead Man, Dead, Man
In the Summertime
Trouble
Every Grain of Sand

La gatta sonnambula

A settembre esce per Piemme "La gatta sonnambula" (libro + cd). Questo è il poster che si trova all'inizio del libro.


Roberto Piumini e Giovanni Caviezel
La gatta sonnambula
Piemme, 2007

venerdì 13 luglio 2007

McCartney II



Il primo brano di quello che doveva essere un album doppio di giochi e sperimentazioni fu proprio "Check My Machine", un pezzo suonato giusto per fare quello che il titolo dice: "testare la macchina", ovvero uno Studer professionale a 16 piste che McCartney installò in casa e col quale registrò in solitudine "McCartney II" esattemente come 10 anni prima aveva fatto con "McCartney".
Il risultato non è sempre eccellente, ma predomina una vena avventurosa e divertente che sfocia in almeno 4 brani memorabili: l'orecchiabilissimo "Coming Up" (che piacque tanto a Lennon al punto di convincerlo a riprendere la via dello studio di registrazione), le dolci ballate "Waterfalls" e "One of These Days" e l'ipnotica e pre-techno "Temporary Secretary". Macca suona tutti gli strumenti con la solita perizia e Linda aggiunge la sua voce ai cori e alle armonie.
tracklist:
coming up
temporary secretary
on the way
waterfalls
nobody knows
front parlour
summer's day song
frozen jap
bogey music
darkroom
one of these days
check my machine
secret friend
goodnight tonight