sabato 5 gennaio 2008

da "Il Messaggero"

Indagine su presunta corruzione nella Sanità,
il pm Woodcock intercetta nove parlamentari

Il pm Woodcock

ROMA (5 gennaio) - Il pubblico ministero di Potenza, Henry John Woodcock, ha intercettato indirettamente nove parlamentari nel corso di un'indagine su presunte corruzioni nella sanità della Basilicata. I nove parlamentari sono il ministro della giustizia Clemente Mastella, il sottosegretario allo sviluppo economico Filippo Bubbico (senatore Ds), i deputati Salvatore Margiotta (Margherita), Mauro Fabris (Udeur) e Paolo Del Mese (Udeur) e i senatori Antonio Boccia (Margherita), Emilio Nicola Buccico (An), Giancarlo Pittelli (Forza Italia) e Stefano Cusumano (Udeur).

Gli interlocutori. Le intercettazioni risalgono al primo trimestre del 2007 e sono indirette, dal momento che i telefoni sotto controllo erano quelli degli interlocutori dei parlamentari. Tra questi, il presidente della Basilicata Vito De Filippo (controllato il telefono di un suo collaboratore), l'assessore regionale alla Sanità ed ex senatore Udeur Antonio Potenza, l'ex direttore generale dell'Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza Michele Cannizzaro e il direttore generale della Asl del potentino Attilio Nunziata.

Richiesta l'autorizzazione del Parlamento. Woodcock ha chiesto al gip Gerardina Romaniello di inoltrare richiesta di autorizzazione al Parlamento per l'utilizzo delle intercettazioni. Il gip ha già svolto un'udienza in camera di consiglio e, prima di decidere sulla trasmissione delle intercettazioni alla Camera e al Senato, ha disposto la trascrizione delle conversazioni telefoniche dei nove parlamentari.

Le telefonate. Nei giorni scorsi era stato diffuso il contenuto di una telefonata tra il ministro Mastella ed il presidente della Basilicata De Filippo. Il primo chiedeva le dimissioni di Cannizzaro dalla direzione del San Carlo, in seguito al coinvolgimento della moglie di quest'ultimo - il magistrato Felicia Genovese - nell'inchiesta sulle toghe lucane condotta dal pm di Catanzaro Luigi De Magistris. La telefonata era stata definita dall'ufficio stampa dell'Udeur una considerazione di carattere esclusivamente politico da parte del ministro. In altre intercettazioni emergono una richiesta di intervento fatta ad un senatore presso una non meglio precisata «commissione di vigilanza» e colloqui finalizzati all'assegnazione di alcuni incarichi pubblici, alle nomine di alcuni commissari e subcommissari in enti pubblici e in alcune fondazioni, e sollecitazioni per la «sistemazione» di alcuni disoccupati. Alcune conversazioni sono generiche o di cortesia (auguri per una nomina), ma Woodcock chiede di poterle utilizzare per descrivere la rete dei rapporti emersi nel corso dell'inchiesta.

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