sabato 5 gennaio 2008

L'indagine è del pm di Potenza Woodcock che ha chiesto al gip di poter usare le registrazioni
L'eventuale decisione finale spetta però alle giunte di Camera e Senato

Inchiesta sulla sanità in Basilicata
intercettati Mastella e 8 parlamentari

I telefoni sotto controllo erano quelli di un gruppo di politici e amministratori lucani




ROMA - Il Parlamento potrebbe presto essere chiamato a decidere sull'utilizzo da parte del pubblico ministero di Potenza Henry John Woodcock delle intercettazioni di nove parlamentari, tra i quali il ministro della Giustizia Clemente Mastella, nell'inchiesta che sta conducendo su presunti casi di corruzione nel settore della sanità in Basilicata.

Il magistrato, nell'ambito delle indagini, nel primo trimestre dello scorso anno ha posto infatti sotto controllo le utenze telefoniche di una serie di amministratori, politici e imprenditori lucani contattati a più riprese da deputati e senatori di maggioranza e opposizione. Oltre a Mastella, gli altri onorevoli finiti nelle conversazioni oggetto dell'inchiesta sono il sottosegretario allo sviluppo economico Filippo Bubbico (senatore dei Ds), i deputati Salvatore Margiotta (Margherita), Mauro Fabris (Udeur) e Paolo Del Mese (Udeur) e i senatori Antonio Boccia (Margherita), Emilio Nicola Buccico (An), Giancarlo Pittelli (Forza Italia) e Stefano Cusumano (Udeur).

Il pm Woodcock per chiudere l'istruttoria vuole utilizzare le telefonate registrate ed ha chiesto al giudice per le indagini preliminari Gerardina Romaniello di inoltrare richiesta di autorizzazione al Parlamento. Il gip ha già svolto un'udienza in camera di consiglio e, prima di esprimersi sulla trasmissione delle intercettazioni alla Camera e al Senato, ha disposto la trascrizione delle conversazioni che riguardano i nove parlamentari. Nel caso il giudice dia corso alla richiesta di Woodcock, la decisione finale spetta come detto alle giunte per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio e Palazzo Madama.

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