lunedì 16 giugno 2008

sinistra di lotta e di telefono

NAPOLI, CELLULARI D'ORO AL COMUNE - IL RECORD DI UN CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA: IN 48 ORE SPESI 7.500 EURO – ANCHE I SUOI COLLEGHI SI DIFENDONO BENE: QUATTROMILA EURO A BIMESTRE, MOLTI SOTTO I MILLE…


Fulvio Buffi per il “Corriere della Sera”


Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino
© Foto La Presse

C'è un consigliere comunale del centrosinistra che con il suo cellulare di servizio, quindi pagato dall'amministrazione e quindi dai napoletani, ha fatto in quarantotto ore telefonate per una spesa di 7.500 euro. I suoi colleghi sono dilettanti rispetto a lui, ma comunque si difendono bene: qualcuno porta in bolletta una media di quattromila euro a bimestre, molti stanno sotto i mille.

Chi fa spendere all'amministrazione una cifra normale è invece il sindaco Iervolino, che abitualmente non va oltre i 150 euro ogni due mesi. Anche i suoi assessori si mantengono bassi, ma non basta a contenere una spesa che ha raggiunto cifre tali da far aprire una indagine della Guardia di Finanza.



Il Consiglio comunale di Napoli è il posto dove qualche mese fa fu portata in aula la questione ingressi gratuiti allo stadio San Paolo. Molti consiglieri lamentavano di essere scarsamente riforniti dal Calcio Napoli di biglietti omaggio e posti in tribuna vip, e fecero mettere la questione all'ordine del giorno. Succedono cose così in quel Consiglio. E nelle stanze di Palazzo San Giacomo succede invece che da una settimana sia stata bloccata per tutti i circa 12.500 dipendenti la libera navigazione in Internet a causa dei troppi collegamenti con siti porno e di scommesse online.

Ora si apre la questione spese telefoniche, con l'indagine della Finanza, che è stata anticipata ieri sulle pagine del Mattino e che avrebbe già accertato un dato singolare: la spesa di circa seicentomila euro cui il Comune fa fronte ogni anno per le bollette delle novecento linee di telefonia mobile senza limitazioni assegnate a consiglieri, funzionari, dirigenti e dipendenti di vario livello è dovuta per il 55 per cento al consumo dei sessanta cellulari assegnati ai politici e per il 45 per cento agli altri 840 utenti.

Molto lo si deve certo al consigliere dei 7.500 euro in 48 ore. Che forse dovrà dare qualche spiegazione, ma se per convocarlo proveranno a fargli una telefonata sarà un problema trovare la linea libera: il nome che gira è quello di un ex Margherita passato al Pd che se lo incontri dieci volte in una giornata lo vedi per dieci volte con il telefono attaccato all'orecchio. Ed è capace — sa solo lui come — di mantenere il campo pure in un ascensore dove qualunque altro cellulare è puntualmente isolato.


Dagospia 16 Giugno 2008

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