Per la Guru chiesto il fallimento
di ETTORE LIVINI
MILANO - C'è una nuova donna nella vita di Matteo Cambi. Dopo Flavia Vento, Elisabetta Gregoraci, Anna Falchi e Mascia Ferri - tutti presunti flirt del giovanissimo imprenditore parmigiano - ora è il turno di Lucia Russo. Il gossip, questa volta non c'entra. Russo infatti ha chiesto per conto della Procura di Parma il fallimento della Guru, il marchio di moda (simbolo una margherita stilizzata) inventato dal nulla da Cambi nel 1999 e arrivato in pochi anni a un giro d'affari di 100 milioni. La società non sta in piedi, ha sintetizzato il pubblico ministero durante l'udienza in cui si sarebbe dovuto decidere il concordato preventivo del gruppo, ha un buco patrimoniale di 62 milioni e debiti per oltre 100 milioni. I pm vogliono quindi che la Guru porti i libri in tribunale, richiesta cui si sono associati i creditori presenti e su cui il collegio dovrebbe decidere in tempi brevi.
La carriera dell'enfant prodige della moda italiana (Cambi, assente ieri in aula, ha 31 anni) è stata fulminante quasi come il suo crac. La sua margherita ha sponsorizzato il Parma calcio e la Renault di Alonso. Lui ha costruito il suo piccolo impero un mattone dopo l'altro destreggiandosi con effimera leggerezza tra gli impegni di lavoro e quelli mondani. Sfoggiando un elicottero privato, fidanzate da sogno, uno yacht di 28 metri, feste da mille e una notte assieme a un parco auto degno di un sultano.
La sua carriera di latina lover, a giudicare dalle copertine delle riviste di gossip, è andata sempre in crescendo. Quella da imprenditore, invece, un po' meno. Un paio di anni fa sono apparse le prime crepe. Qualche inchiesta della magistratura per fatture false, qualche colpo a vuoto nelle vendite. Tanto che pochi mesi fa Cambi, a sorpresa, ha deciso di cedere (per ora in affitto) il marchio Guru agli indiani della Bombay Rayon Fashion. Non è chiaro ora né che ne sarà di questa intesa, né del futuro dei dipendenti della margherita parmigiana.
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