lunedì 8 settembre 2008

Memories

Ecco come le canzoni dei Beatles
fanno riaffiorare ricordi ed emozioni

di ALESSIA MANFREDI


Ecco come le canzoni dei Beatles fanno riaffiorare ricordi ed emozioni
IN PRINCIPIO era la madeleine. Ora arrivano i Beatles: con l'aiuto della loro musica, gli scienziati cercano di far luce su come funziona la memoria e cosa permette a un ricordo sepolto di riaffiorare alla mente. "Blackbird", "Michelle" o "Hey Jude" sono gli 'ami' usati in uno studio scientifico molto particolare, per ripescare dal passato esperienze ed emozioni legate, appunto, all'ascolto di un brano.

Sono oltre tremila i ricordi musicali messi insieme finora dai ricercatori (l'esperimento è ancora in corso), descritti da persone provenienti da 69 Paesi diversi, che condividono su www.magicalmemorytour.com - il sito dedicato allo studio sponsorizzato dalla British Association for the Advancement of Science (BA) - le loro sensazioni più intime e personali. Come quelle di 'Female 63' che dall'Australia racconta come vivendo nel Nuovo Galles del Sud, "dove non succedeva granché", l'ascolto dei Beatles abbia cambiato la sua vita per sempre. "Io e la mia amica mettevamo su i dischi ogni sabato pomeriggio prima di andare alla Woolshed dance. I nostri preferiti cambiavano spesso, ma Eleanor Rigby e All my loving c'erano sempre".

O 'Female 46', che dall'Inghilterra del Sud-est, rivela che Michelle è la prima canzone in assoluto che ricorda. "Avevo tre anni, ed ero con mia madre e mia sorella in un negozio di Feltham High Street. Iniziano a suonare Michelle e io ricordo che pensavo che era una musica bellissima e che mi emozionava. E' la prima canzone che ricordo di aver ascoltato e ricordato. Ed è ancora una delle mie preferite".

"Da tempo si sa che la musica aiuta a ricordare eventi precisi della propria vita, ma questi sono i primi dati precisi che abbiamo che lo dimostrano" racconta a Bbc la dottoressa Catriona Morrison, psicologa cognitiva dell'Università di Leeds che insieme al professor Martin A. Conway ha coordinato lo studio, i cui risultati preliminari vengono presentati questa settimana al British Association Science Festival non a caso a Liverpool.

I ricordi emersi riguardano ambiti vastissimi, ed in generale sono sempre positivi. Ai partecipanti è stato chiesto di comunicare il primo pensiero che veniva loro in mente ascoltando una canzone dei Beatles, un album, un concerto, o relativo ad un membro del gruppo. Le memorie sono arrivate in modo egualmente distribuito da uomini e donne, dai 17 agli 87 anni. Spesso, con il ricordo riaffioravano precise sensazioni, odori, suoni.

E così le canzoni della band che ha segnato in tutto il mondo un'epoca, in modo trasversale, amata dai giovani ma anche dai loro genitori, possono aiutare i ricercatori a comprendere qualcosa in più su come funzionano i ricordi. Una delle teorie più seguite nel campo della memoria è che la difficoltà a far riaffiorare un ricordo dipenda dal fatto che non è stato "registrato" in modo corretto. Ma il fatto che la musica riesca a riportare alla mente eventi molto lontani nel tempo suggerisce invece che il problema non stia tanto nell'archiviazione del ricordo, ma nel suo recupero, spiega la dottoressa Morrison.

Ancora non è stato scoperto se certi tipi di musica sono più efficaci di altri a far riaffiorare il passato: di sicuro la band di Liverpool si è rivelata un ottimo punto di partenza.

(8 settembre 2008)

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