sabato 29 novembre 2008

LA FESTA DEL CORPO- "Zone umide" di Charlotte Roche



Zone umide di Charlotte Roche è un libro che inneggia alla festa del corpo femminile con una tale assoluta folle candida dolorosa liberazione da rimanerne scioccati, ma non tanto per il contenuto"trasgressivo": ciò che colpisce maggiormente è il flusso di elucubrazioni e sperimentazioni che l'autrice compie su se stessa con insaziabile curiosità e con innato senso dell'umorismo, senza omettere un doloroso scavo introspettivo, alla ricerca dell'impasto fisico e emozionale della sua (e nostra) esistenza.
Veloce, fulminante, letterariamente valido, ferocemente imbarazzante, tenero e unico, "Le zone umide" segna una nuova frontiera dell'erotismo e traccia una teoria della corporeità femminile estrema e paradossalmente pura e innocente.
(g.c.)

1 commento:

  1. Il nuovo romanzo di Charlotte Roche, "Zone Umide", non è certo di quelli che passa inosservato.
    Dopo aver superato il milione di copie vendute in Germania (dove ha forti grandi), il romanzo è arrivato nel nostro paese: incuriosito da tutto quel discutere, non me lo sono lasciato scappare.
    La storia è senza dubbio di grande impatto: Helen, ragazza tedesca di 18 anni, è ricoverata in ospedale per una degenza di qualche giorno. Qui incontra un infermiere che la attrae e che intende sedurre: questo genera in lei una serie di riflessioni sulla propria sessualità e sulla libertà di poterla esprimere.
    Helen è sempre stata molto moderna e disinibita nei confronti del proprio corpo, che ha sempre espresso al massimo delle sue potenzialità, senza alcuna inibizione mentale.
    Per lei il corpo è un mezzo conoscitivo: tutti gli odori, gli umori e i profumi che emana sono per lei oggetto di viscerale attaccamento, nell'ottica di una sperimentazione che la porti a una consapevolezza totale della tavolozza delle sensazioni che il nostro corpo può procurarci.
    In certi tratti la narrazione, descrittiva fino al dettaglio più crudo, può sembrare quasi straniante, ma i romanzi coraggiosi sono così: o si odiano o si amano.

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