giovedì 1 gennaio 2009

ROMEO, IL CONSIP, IL PD, LE COOP

LE SPIE DI ROMEO NASCOSTE AL TESORO - PIÙ SI APPROFONDISCONO I FILONI INVESTIGATIVI E PIÙ SI CONFERMA IL SOSPETTO CHE IL SEGRETO DEL SUCCESSO IMPRENDITORIALE DI ALFREDO ROMEO SIA QUELLO DELL’AGGIUDICAZIONE DELLE GARE CON METODI ILLEGALI…

Da La Stampa

L'altro giorno, il vicepresidente della Provincia, Antonio Pugliese, si è difeso davanti ai magistrati che lo interrogavano sugli appalti da far vincere ad Alfredo Romeo, spiegando che l'immobiliarista «aveva rapporti diretti con la Consip». Davvero l'ex re Mida non finisce di stupire. Più si approfondiscono i filoni investigativi e più si conferma il sospetto che il segreto del successo imprenditoriale di Alfredo Romeo sia quello dell'aggiudicazione delle gare con metodi illegali. Come emerge non solo dall'inchiesta di Napoli ma anche da quella di Bari.
Alfredo Romeo

Nelle carte napoletane d'interesse della Procura di Roma ci sono due intercettazioni telefoniche che parlano della Consip. Due premesse intanto. La prima: la Consip è una società controllata dal ministero dell'Economia e Finanze che, nello spirito del risparmio delle spese, gestisce il programma per la razionalizzazione degli acquisti nella pubblica amministrazione.

La seconda: il "Sole 24 Ore" ha pubblicato una tabellina degli appalti Consip vinti da Alfredo Romeo. Dal 2002 ad oggi, in quattro diverse gare si è aggiudicato nove lotti per complessivi 460 milioni di euro, con offerte al ribasso che oscillavano dal 20 al 40%. Nel 2007, gli ultimi tre lotti: appalti in Puglia e Molise; in Campania e Basilicata e, infine a Roma, Primo Municipio.

E' il 13 giugno del 2007, Romeo parla con l'assessore della giunta Iervolino Giuseppe Gambale: «E' venuto a trovarmi quel funzionario Consip... che ha chiamato la persona...». Risponde l'ex assessore agli arresti domiciliari, Gambale: «Ma mi ha detto, lui sapeva proprio tutto, sapeva i lotti tuoi, quelli di Pirelli, forse dice... Trastevere sta nell'altro lotto quello di Roma-Lazio, e io gli ho detto va bene però... ci sono i Dipartimenti della Campania... poi ci sono altre... Trastevere non sta da te?». Romeo: «Trastevere cazzo non fa parte di Roma centro... Comunque dice che sapeva tutto... fino al punto che lui ha detto questo riguarda il lotto di Pirelli... questo riguarda il lotto di Romeo, infatti il funzionario ha detto che mi fa chiamare per fare la pubblicità a Pirelli».
Giuseppe Gambale

In un passaggio della richiesta di custodia cautelare, i pm napoletani scrivono che alcuni dirigenti Consip «sono veri e propri bracci operativi dello stesso scaltro imprenditore napoletano (Romeo, ndr)». E sospettano che uno di questi sia l'architetto «Marco Gasparri».

Due giorni dopo la conversazione con Gambale, Romeo parla al telefono proprio con Gasparri. E' sollevato perché ha risolto positivamente il dubbio se Trastevere faceva parte del Primo Municipio o no. Romeo: «Allora architetto, intanto volevo dirle che... Trastevere abbiamo verificato sui vostri documenti Consip del ministero dell'Istruzione è Primo Municipio... buon per me... la ringrazio.. però è strano che l'interlocutore... sapesse tutto il contrario... però siccome lei aveva già parlato con lui, e lui aveva questa confusione potrebbe essere tecnicamente professionalmente corretto dirglielo».
Alfredo Romeo

Gasparri: «Va bene, glielo farà senz'altro sapere». Romeo: «Vuole segnarsi questi recapiti? Dottor Giannini 333...». Gasparri: «Ma questo è...? quindi loro aspettano che noi li contattiamo per, per far (incomprensibile) della cosa... quindi chiamo direttamente, chiamiamo direttamente questa qua, o tutti e due sia la Marinello che questo qua, il Giannini è superiore, è capo dipartimento...».

Quello che stupisce nel comportamento di Romeo è proprio questa sua recidività. A Bari, il 12 gennaio, il gup dovrà decidere se rinviarlo a giudizio per una storia di gare Consip del 2003. Con l'ex amministratore delegato, Ferruccio Ferranti, e un dirigente Consip, Renato Di Donna, insieme a due gruppi imprenditoriali, La Fiorita e Manutencoop (cooperativa emiliana) si erano spartiti i lotti da vincere. I due dirigenti Consip avevano rivelato loro tempi e contenuti del bando di gara.

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