sabato 17 ottobre 2009
GIORNALISMI A CONFRONTO: IL PARERE DI ALDO
Brachino e Capuozzo giornalismi diversi
Un toccante servizio sulla vita dei nostri soldati in Afghanistan, e il pedinamento di Mesiano
Due modi diversi di fare informazione, su Canale 5. Mercoledì sera (ore 23.30) il settimanale del Tg5 «Terra!» a cura di Toni Capuozzo e Sandro Provvisionato ha proposto un toccante servizio sulla vita di tutti i giorni dei nostri soldati che si trovano in missione in Afghanistan, a un mese dall’attentato avvenuto il 17 settembre e costato la vita a sei connazionali e a 24 civili.
CAPUOZZO - Da Kabul, Toni Capuozzo (il nostro giornalista preferito) e Anna Migotto hanno raccontato in maniera mirabile, senza retorica e sentimentalismi, la vita dei nostri soldati, sempre sospesa tra la tensione delle lunghe ore di missione, scandite dai turni di pattuglia diurni e notturni, e il cameratismo dei pochi momenti di tempo libero. Sono state proposte interviste ai militari, a gente del posto le cui famiglie sono state straziate dalle bombe dei talebani; abbiamo visto le immagini del più scalcagnato golf del mondo e di un altrettanto malandato zoo. Abbiamo provato soprattutto commozione nel ripercorrere tante storie che testimoniano la drammaticità della guerra. Capuozzo ha così concluso il lungo reportage: «Ciò che conta è aver fatto il tuo dovere e il ricordo di chi non torna, piaccia o meno al Times di Londra».
BRACHINO - Mercoledì verso le 10, nel corso di «Mattino cinque», Claudio Brachino aveva lanciato un servizio sul giudice civile milanese, Raimondo Mesiano, quello della sentenza a sfavore della Fininvest. Il filmato di Annalisa Spinoso voleva mostrare le stravaganze comportamentali del magistrato (che poi si risolvono in un camminata davanti a un negozio di barbiere) e si è concluso con un’osservazione sul colore dei calzini. Grande giornalismo d’inchiesta! Intanto, in studio, Claudio Brachino commentava le immagini con alcune capriole dialettiche tra le presunte stravaganze del giudice e la sua promozione a opera del Csm.
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