venerdì 19 marzo 2010

LA TV GENERALISTA, FRA ALDO BUSI E IVANA TRUMP, HA GIA' SCELTO


Busi radiato dalla Rai: ipocrisie annunciate

Quando si dice avere nerbo: Aldo Busi è stato radiato da tutte le trasmissioni Rai. La decisione è stata presa da Viale Mazzini dopo le escandescenze dello scrittore nella puntata di mercoledì sera: «Il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale della Rai Mauro Masi, ha ravvisato nel comportamento dello stesso palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali». Busi non metterà più piede in Rai (gli restano sempre gli studi Mediaset).

Quello che doveva essere un reality nobilitato dalla cultura, si è concluso nel peggiore dei modi, all’insegna della più sfacciata ipocrisia. Busi ha trasceso, lanciando strali contro gli omofobi, il Papa e il governo. Ma si sapeva che Busi avrebbe «abusato»: è nella sua natura, nel suo stile, nei suoi libri. Se colpa c’è, va ricercata in chi l’ha invitato: ovvio che un personaggio come Busi susciti curiosità, contribuisca alla risonanza mediatica e, quindi, al successo della trasmissione. Alla partenza, intervistato da Aldo Cazzullo, aveva dichiarato le sue intenzioni: «Una clausola mi imponeva di non parlare in modo offensivo di politica e di religione. Ho preteso che venisse tolta. Altrimenti cosa dovrei dire tutto il giorno? Cip-cip?». Cip-cip: prima gli concedono la licenza d’uccidere e poi si strappano i capelli perché ha premuto il grilletto. Basta rivedere la scena finale del suo abbandono per capire tante cose. Perché Busi ha deciso si andare via? Il corpo estraneo è stato espulso. Gli anticorpi della tv generalista (da un concorrente, famoso nel suo condominio, che si esprime solo in romanesco a Mara Venier, da Rossano Rubicondi al figlio adottivo di Renato Zero) lo hanno cacciato. Busi aveva esaurito le energie di sopportazione perché è duro stare tre settimane con persone che parlano un’altra lingua fingendo di parlare la tua.

Senza mai la possibilità di confrontarsi. Busi era l’unico che parlasse in italiano, gli altri, a cominciare dalla conduttrice (che si è inerpicata in una sublime distinzione tra forma e sostanza da «signora mia»), mettono insieme alla rinfusa vocaboli ed espressioni, articolano parole senza un minimo di costrutto, sono prigionieri delle frasi fatte e dei peggiori luoghi comuni (dove si annida il conformismo e l’insincerità). Per questo la Ventura continuava a ripetergli: «Rischi di non essere capito, hai capito?». Su una sperduta isola del Nicaragua si è consumato il dramma dell’incomunicabilità e dell’ipocrisia, mentre la telecamere inquadrava una rifattona americana che non sa come ammazzare il tempo, se non divertendosi a collezionare mariti. Chi scegliere tra Aldo Busi e Ivana Trump? La tv generalista non ha avuto dubbi e infatti, nel motivare il suo abbandono, Busi ha detto un cosa interessante: «Me ne vado perché non c’è più racconto». In tv il racconto è tutto, e a volte non bastano i format, non bastano gli autori, non bastano i conduttori. Ci vorrebbe anche un po’ di creatività e di responsabilità. Busi poteva risparmiarsi un congedo così inopportuno, così inaccettabile. Ma ora Masi, Raidue, Magnolia, la Ventura evitino di impartirci lezioncine di morale.

Aldo Grasso

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