sabato 30 agosto 2008
discografici: fuga da iTunes
NEW YORK
I numeri sono dalla parte di iTunes. In cinque anni, il negozio di musica online di Apple, ha venduto 5 miliardi di canzoni, individuando anche una via legale alla diffusione di musica su Internet. Eppure molte case discografiche ipotizzano di togliere i loro artisti dal catalogo di iTunes, sostenendo che le sue regole di vendita, che consentono agli utenti l’acquisto di singole canzoni, compromettono il successo commerciale degli album interi, che porterebbero introiti superiori.
L’ultimo esempio, spiega il Wall Street Journal, è quello dell’album di Kid Rock, «Rock’n Roll Jesus», che la casa discografica Warner Music ha deciso di non distribuire su iTunes.
Il disco, uscito l’anno scorso, ha venduto solo negli Stati Uniti 1,7 milioni di copie, un successo, considerando il momento di crisi del settore. Visto il boom delle vendite Warner ha deciso la scorsa settimana di rimuovere da iTunes un album della cantante R&B Estelle, in vendita da un mese e una delle cui canzoni era entrata nella top ten dei singoli più acquistati su iTunes.
«iTunes ha trasformato l’industria della musica in un mercato di singoli», ha detto Ken Levitan, manager di Kid Rock. La sua ascesa, secondo Levitan, è stata tutt’altro che un fatto positivo per il settore. Cita l’esempio di «Rock’n Roll Jesus» e dell’enorme successo del singolo «All Summer Long»: «Se avessimo diffuso il disco su iTunes, molti utenti si sarebbero limitati ad acquistare All Summer Long», afferma Levitan. Col risultato che l’album non avrebbe venduto 1,7 milioni di copie negli Stati Uniti.
Tra i nomi che non si trovano in vendita su iTunes ci sono anche gli australiani Ac/Dc e i Beatles, i cui dischi trionfano ancora sugli scaffali degli appassionati di musica.
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