In onda il disastro dei «numeri zero»
l’ultima decapitazione è avvenuta la scorsa settimana, con «Perfetti innamorati» di Raiuno
A FIL DI RETE
In onda il disastro dei «numeri zero»
l’ultima decapitazione è avvenuta la scorsa settimana, con «Perfetti innamorati» di Raiuno
I «piloti» sono in coma, ma i «classici» non stanno tanto bene. A giudicare dai dati, la «stagione dei numeri zero», ovvero dei programmi d’intrattenimento inediti «sperimentati» fuori dal «periodo di garanzia », ha dato esiti pressoché disastrosi. Non s’è salvato praticamente nulla: l’ultima decapitazione è avvenuta la scorsa settimana, con «Perfetti innamorati» di Raiuno, che ha fatto scivolare la rete all’11% di share (per un ascolto medio di 2.927.000 spettatori).
![Barbara d'Urso con Aldo Busi (archivio Corriere) Barbara d'Urso con Aldo Busi (archivio Corriere)](http://www.corriere.it/Media/Foto/2011/01/24/urs--180x140.jpg?v=20110124093355) |
Barbara d'Urso con Aldo Busi (archivio Corriere) |
Ma non hanno fatto molto meglio Milly Carlucci di «24mila voci», col 15,2% di share (2.807.000 spettatori in due puntate), o «Il pubblico da casa», super-flop da 9,5% di share (2.342.000 spettatori). Ha avuto i suoi problemi anche Canale 5, con «Stasera che sera» di
Barbara d’Urso (12,2% di share, 2.343.000 spettatori) e con «Let’s dance» (12,6% di share, 3 milioni di spettatori). Raidue ha sperimentato «Solo per amore» di
Monica Setta, che non è andato oltre 7% di share (1.777.000 spettatori). Sono esempi che mostrano l’accezione tutta italiana del termine «sperimentare »: se in altri Paesi (come gli Usa) a sperimentare s’intercetta un pubblico raffinato e attento alle novità, qui la «sperimentazione» finisce col raccogliere l’audience più residuale, quella che non si sposta dal teleschermo nemmeno con le cannonate (basti analizzare i target di «Perfetti innamorati », ultra65enni con bassi livelli d’istruzione). Se anche i classici, come «Amici», sono in difficoltà, bisogna tirare due somme: primo, il pubblico, sempre più smaliziato, s’annoia sulla generalista e si sposta sui «nuovi» canali (premiati Rai4, Iris, Real Time, i canali cinema di Sky); secondo, una grande crisi di idee e creatività pare investire il Paese, a cominciare dal modo in cui pensa di distrarsi. In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel.
Aldo Grasso
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