sabato 30 giugno 2007

NEBRASKA



L’AUDIOCASSETTA DEL CUORE
Per il suo quinto album Bruce Springsteen registrò a casa sua dei demo tape su un'audiocassetta con un registratore Tascam a quattro piste. Per mesi provò a tradurre quegli splendidi, chiaroscurali brani in pezzi da big band, senza però trovare il groove giusto. Alla fine, prese l'audiocassetta e la consegnò alla Sony dicendo: "Questo è il mio nuovo album". I tecnici del suono ripulirono il nastro, ne migliorarono la dinamica, e quello che ne è uscito, lo sappiamo: uno dei più intensi, dolenti ed emozionanti dischi del Boss. Le canzoni parlano di personaggi marginali, disperati, tarantiniani. Il viaggio è quello che si vede da un finestrino, attraverso un'America in bianco e nero e compiuto su una macchina usata, con la radio del cuore sempre accesa. Musicalmente, il riferimento più diretto è il Dylan di "Blood on the Tracks", ma Nebraska rimane e sarà sempre un album unico, irripetibile e indimenticabile come la sua copertina.

Traveling Wilburys

RICOMINCIA IL VIAGGIO
Colmando un'assenza dal mercato durata tanti, troppi anni, tornano i due dischi dei Traveling Wilburys arricchiti da 4 bonus tracks. Il sound di questo anti-supergruppo formato da cinque giovanissimi signori di mezza età che nel 1989 riscoprirono la gioia di suonare le chitarre acustiche nel garage - studio di Bob Dylan a Malibu e di comporre canzoni country rock in libertà, è inconfondibile. Marcato da una batteria molto "tattile" , dalle corde delle acustiche in bella evidenza e dalla elegantissima elettrica di George Harrison, fornisce uno splendido appoggio all'impasto di cinque voci inconfondibili che, ognuna a suo modo, ha fatto la storia del rock: le voci di George Harrison, Bob Dylan, Roy Orbison, Tom Petty, Jeff Lynne. La produzione, perfetta eppure all'orecchio splendidamente ruspante e immediata, è della coppia Harrison - Lynne, che ha firmato anche il meraviglioso cd Cloud Nine di Harrison, e che più tardi avrebbe ricreato in studio di incisione i Beatles nel singolo Free As A Bird.
Ironici, divertiti e divertenti, i Wilburys persero dopo il primo disco un elemento prezioso: Orbison, che morì improvvisamente a causa di un infarto. Il secondo disco ne risente, e non a caso sarà anche l'ultimo: rimangono brani freschissimi composti collettivamente (ma il compositore principale generalmente è quello che si accolla la parte solista) e pieni di forza e divertimento. Fra tutti scelgo Handle With Care (Harrison), Tweeter and the Monkey Man (Dylan), Not Alone Anymore (Orbison) End of the Line (Harrison, Petty), Where Were You Last Night (Dylan) e Nobody's Child (Traditional). Un grande viaggio ricomincia, fra i binari di una scintillante rimasterizzazione.

peasant girl

© Giovanni Caviezel, Peasant Girl, 2007

venerdì 29 giugno 2007

giovane contadina

© Giovanni Caviezel, giovane contadina, 2007

Rosaria Sardo: Polisemia e cooperazione comunicativa nel linguaggio lomografico di G. Caviezel (2).

© Giovanni Caviezel, Serena, 2001

Una lomografia genera quindi nella fase iniziale della fruizione un forte contrasto tra campo visivo (e letture tradizionali legate a quel campo visivo) e mondo visivo, ovvero quella serie di esperienze soggettive «che assegna un’identità a quell’insieme di stimoli» (4) . Una sequenza lomografica genera nuovi rapporti di Gestalt visiva (5) , provocando una riorganizzazione di schemi mentali precedenti. L’effetto di spiazzamento generato dal contrasto percettivo tra ordine di lettura legato alla scrittura e ordine di lettura lomografico è il primo effetto interessante della visione di una lomografia: se l’ordine percettivo lineare salta, si sposta anche l’ordine interpretativo e il sistema delle inferenze.
Costruito il nuovo percorso percettivo e cognitivo, ecco attivarsi nel fruitore del testo lomografico una nuova serie di ipotesi semantiche: una lomografia produce significati nuovi in modo nuovo.
In questo senso si può osservare come sia avvenuto lo spostamento dal “caldo” medium fotografico al freddo medium lomografico: da un medium saturo d’informazioni a un medium in cui l’informazione va ricostruita e reinterpretata con un percorso non immediato e non lineare. Se la fotografia poteva essere definita da McLuhan come «forma di automazione capace di eliminare i procedimenti sintattici della penna e della matita» che «rispecchiava automaticamente il mondo esterno producendo un’immagine visiva ripetibile con esattezza» (6) , ci pare che la lomografia chieda al suo fruitore di attivare nuovi procedimenti sintattici tra le sue parti costruendo così un nuovo percorso ermeneutico.
Da un punto di vista testuale, poi, ci sembra che la sequenza lomografica vada a collocarsi in una terra di confine tra la fotografia e il cartoon, superando l’ordine statico e lineare del fumetto, per giungere a un’illusione di movimento vicina ma non prossima a quella cinematografica.

Note
(4) Appiano, Comunicare per immagini. Immagini per comunicare, in Gensini S. ( a cura di), 1999, Manuale della comunicazione , Roma, Carocci, p. 261.

(5) A proposito di percezione visiva e Gestalt è ancora utile il saggio di Katz 1969, La psicologia della forma, Torino, Boringhieri.

(6) Mc Luhan (1964) 1995, p.203.

(2-continua)

sabato 23 giugno 2007

Rosaria Sardo: Polisemia e cooperazione comunicativa nel linguaggio lomografico di G. Caviezel (1)

© Giovanni Caviezel, domestica, 2000

Rosaria Sardo.
Polisemia e cooperazione comunicativa nel linguaggio lomografico di G. Caviezel.
1.1. Lomografia processi percettivi e cognitivi.

Rispetto a un medium “caldo” (1) e saturo d’informazione, come la fotografia tradizionale, la lomografia, con i quattro fotogrammi organizzati in un rettangolo frazionato, presenta interessanti particolarità. Diceva Mc Luhan (1964) 1995: «È caldo il medium che estende un unico senso fino a un’ «alta definizione»: fino allo stato, cioè, in cui si è abbondantemente colmi di dati. Dal punto di vista visivo, una fotografia è un fattore di «alta definizione», mentre un cartoon comporta una «bassa definizione» in quanto contiene una quantità limitata di informazioni visive (…) i media caldi non lasciano molto spazio che il pubblico debba colmare o completare: comportano perciò una limitata partecipazione mentre i media freddi implicano un alto grado di partecipazione o di completamento da parte del pubblico (2)» . In questo senso la lomografia è un medium più “freddo” della fotografia in quanto richiede un notevole sforzo da parte del fruitore per integrare le informazioni disseminate nei fotogrammi.
Da un punto di vista percettivo, fin dall’inizio chi guarda per la prima volta una lomografia si sente chiamato a integrare l’informazione ottica che proviene dai quattro fotogrammi facendo leva su una serie di presupposizioni (3) .
Dopo uno sguardo d’insieme, si tenderà a seguire l’ordine percettivo legato al sistema della scrittura, ovvero da sinistra in alto, a destra in alto, a sinistra in basso, a destra in basso. Tuttavia, un successivo sguardo d’insieme coglierà incongruenze in quel tipo di lettura: il fotogramma in alto a sinistra apparirà legato cronologicamente a quello in basso a sinistra e quest’ultimo a quello in alto a destra e poi in basso a destra.

Note
(1) Nel celebre saggio del 1964 Understanding Media, tradotto in Italia nel 1967, col titolo Gli strumenti del comunicare: Mass media e società moderna, Mc Luhan si preoccupò di operare una distinzione fra i vari media, intesi come estensione del sé, in base al grado di coinvolgimento del destinatario piuttosto che in base alle caratteristiche “tecniche” del mezzo. Secondo il sociologo canadese, più alto è il tasso di informatività di un medium, minore è il coinvolgimento interpretativo del destinatario e più caldo può essere definito il medium stesso.

(2) Mc Luhan (1964) 1995 (p. 31).

(3) Per presupposizione intendiamo in questo caso quel tipo di inferenza pragmatica legata strettamente a fattori contestuali e quindi soggetta a forte variabilità. Sul problema del rapporto tra inferenze pragmatiche, presupposizioni e conoscenze “enciclopediche” dell’emittente e del destinatario di qualsiasi tipo di messaggio si può utilmente consultare Levinson 1993, Pragmatica, Bologna, Il Mulino, capp. 3 e 4.

(1-continua)

giovedì 21 giugno 2007

Maid 2


© Giovanni Caviezel, Maid2, 2001

Madre e figlia

Daria Nicolodi e Asia Argento

Ringo: back to EMI


06/18/07 - RINGO STARR'S EMI CATALOG ALBUMS TO DEBUT DIGITALLY ON AUGUST 28, NEW ALBUM AND BEST OF DISC ANNOUNCEDStarr's First-Ever Career-Spanning Hits Collection Presents His Best Solo Tracks In CD, Collector's Edition CD/DVD and Digital Packages

CD and Digital Album Tracklist Includes Seven Top 10 Pop Singles; Collector's Edition DVD Adds Seven Previously Unreleased Promotional Film and Video Clips

Liverpool 8, Starr's next solo album, is scheduled for global release by EMI Music in January 2008, via Capitol/EMI in North America and Parlophone in the U.K.

Starr's EMI catalog will be available in digital form for the first time on a global basis. Fans will be able to purchase Starr's EMI catalog works from all of EMI's digital distribution partners, and the titles will also be part of EMI's premium download offering (free of digital rights management and in a higher-quality bit rate) from participating retailers.

words of mouth

© Giovanni Caviezel, Words of Mouth, 2001

mercoledì 20 giugno 2007

Maid

© Giovanni Caviezel, Maid, 2001

desperate housewives & barbie women

http://www.robyncumming.com/
e le donne barbie di Sheila Pree Bright
http://www.sheilapreebright.com
(vedi sez. links)

buon appetito

È una cartolina scovata dentro una grossa scatola di cartone dove conservo immagini sparse di ogni tipo.

lunedì 18 giugno 2007

lomo scattata da Margherita Caviezel

Margherita (9 anni) ha scattato questa lomo la scorsa estate, in Val d'Aosta.

disco mai visto...


...ma ascoltabile. Un quadro/foto compilation unico, con canzoni vere.
(© Giovanni Caviezel, "Only You", cd fuori commercio, 2007)

domenica 17 giugno 2007

Foto colorate a mano


prima delle lomo, prima dei quadri, prima di tutto c'erano (negli anni 70) delle foto che mi piacevano. Erano foto in bn di Carlo Dignola, mio compagno al liceo. Ho cominciato a colorare violentemente le sue stampe coi colori da ritocco, poi direttamente con Ecoline, cercando effetti sempre più stranianti, in modo da rimodellare la composizione della foto, la sua struttura interna e persino il suo significato.
(nella foto: © Carlo Dignola e Giovanni Caviezel, Fiori, 1983, pubblicata su "Progresso Fotografico", giugno 1984)

la mia "macchina" lomografica


Uso un solo tipo di macchina "lomo", quella a quattro obiettivi rotanti, che mi permette di mescolare la fotografia al cinema e di infondere movimento nel colpo d'occhio del riguardante.
Aggiungo una considerazione di metodo: se il punto di partenza è il grado zero della tecnica (quasi nessuna inquadratura, nessuna messa a fuoco, nessun controllo dell'esposizione, la peggior qualità di pellicola possibile, ecc.), il punto di arrivo avviene nella post produzione con Photoshop, che rende l'immagine molto più "pensata" e "voluta" di quanto i lomografi puristi vorrebbero. In questo senso le mie foto assomigliano molto ai sogni: affiorano quasi del tutto inconsciamente dalla pellicola per poi essere descritti, analizzati e rielaborati molte volte.

venerdì 15 giugno 2007

look at the man in the monkey suit (?)

fotogramma dal film amatoriale girato nel 1967 da Roger Patterson e Bob Gimlin

Mr Clerici...

AUTORI IN RIVOLTA CONTRO MISTER CLERICI…
Giovanna Cavalli per il “Corriere della Sera – Roma” - Fuori lui o fuori noi. Una bella grana di inizio estate quella che si ritrova sul gobbo Paolo Bassetti della Endemol. Gli autori de «La prova del Cuoco» e del «Treno dei desideri» (Raiuno) si sarebbero ammutinati come i marinai del Bounty alla prospettiva di ritrovarsi pure per la prossima stagione il «collega» Eddi Martens, meglio noto come il fidanzato della conduttrice Antonella Clerici. Finora l'ex animatore turistico figurava come stagista stipendiato (e bene, 10.000 euro al mese da lui sempre smentiti) dalla Endemol.
Per la prossima edizione però la Clerici, che (unica) crede appassionatamente nelle doti professionali del suo Eddi, lo vorrebbe imporre come autore titolare. In tutte e due le sue trasmissioni. Il resto dello staff perciò sarebbe in rivolta. Nemmeno la Rai peraltro ne vuole sapere di lui e l'ha detto ben chiaro a Bassetti. Oltretutto il «Treno» è abbinato alla Lotteria Italia e viale Mazzini pretende un cast autorale di qualità. Si cerca un armistizio: magari piazzando Martens in programmi minori, se proprio si deve.
(fonte: Dagospia, 14 giugno 2007)

mercoledì 13 giugno 2007

la scomparsa di Arnheim


Scomparso Rudolf Arnheim, psicologo della percezione visiva
Washington, 13 giu. - (Adnkronos) - Lo psicologo e critico d'arte americano Rudolf Arnheim, famoso a livello internazionale per i suoi studi psicologici sulle forme e le funzioni artistiche, teorico del ''Visual Thinking'' (pensiero visivo), e' morto nella sua casa di Ann Arbor, in Michigan, all'eta' di 102 anni. Lo ha annunciato la famiglia al ''Washington Post''. Arnheim sostiene che tutto il pensiero (non soltanto il pensiero relativo all'arte o ad altre esperienze figurali) ha natura fondamentalmente percettiva e che l'antica dicotomia tra vedere e pensare, tra percezione e ragionamento è falsa e induce in equivoco.

La magnifica ossessione 1 - "Womb" (© Giovanni Caviezel)

Realizzato nel corso del laboratorio "La magnifica ossessione" (13-06-2007, Idi'ac, Milano)

martedì 12 giugno 2007

Biennale: Leone d'oro alla carriera al fotografo del Mali Malick Sidibè

la foto di Paris


apprendo dal blog di christian rocca "Camillo" che la foto di Paris Hilton che ha fatto il giro del mondo è di Nick Hut, un grandissimo della fotografia, autore dell'immagine linkata qui sotto:
http://www.humanistart.com/nick_ut.htm

lunedì 11 giugno 2007

link lomografie

© Giovanni Caviezel, Red Apron, 2002
ecco il link per visualizzare qualche lomo:
http://homepage.mac.com/giovannicaviezel/PhotoAlbum8.html

© Giovanni Caviezel, Female Worker, 2003, elaborazione di una fotografia di Tano d'Amico

© Giovanni http://homepage.mac.com/giovannicaviezel/

lomografie

ho iniziato a fare lomografie per caso, sono come un battito di ciglia fotografico: casuali, incomplete, assolutamente integre, a metà strada fra il film e l'istantanea.

© Giovanni Caviezel, Motion Picture, 2002

silver_mirror

silver_mirror è un luogo creato per discutere, vedere e immaginare cinema, fotografia, pittura e musica in libertà. Se poi ci sarà dell'altro, ben venga.
g.

© Giovanni Caviezel, self portrait, 2001